La Puglia è una terra fantastica, un territorio da esplorare tutto l’anno. In questo articolo voglio aiutarti a capire cosa vedere ad Alberobello, uno dei luoghi culturali più belli della Puglia, nota per i famosi trulli di Alberobello.
Per visitare Alberobello non ci vuole molto tempo, in mezza giornata riesci a vedere tutte le sue bellezze storico-artistiche. Per questo motivo voglio proporti un mini itinerario che ti porterà a esplorare Alberobello e dintorni in tre giorni, toccando luoghi spettacolari tra trulli, mare e arte medievale.
Cosa vedere ad Alberobello: prima tappa del nostro itinerario
La prima tappa del nostro viaggio nelle Murge di sud-est è Alberobello, sito patrimonio UNESCO. Il centro storico si trova a confine con il Salento e a pochi chilometri da un mare da favola.
Per seguire questo itinerario non occorre dormire ad Alberobello, puoi anche pernottare in altri luoghi della Puglia, o vicino a Matera.
Se decidi di dormire ad Alberobello, questi sono i migliori alberghi e B&b della zona:
– La linea dell’Orizzonte Resort
– B&b Corte Trullo Sovrano
– B&b Il nido sui trulli
Chi non dorme nella città dei trulli, la prima cosa che pensa una volta arrivato è: dove parcheggiare ad Alberobello?
Le strade sono strette e alcune auto difficilmente riescono a passarci, quindi se vuoi trovare un parcheggio comodo consulta la mappa in alto: troverai tutti i migliori parcheggi a pochi passi dai vicoli del Rione Monti, il centro storico dei trulli. Alcuni di questi parcheggi sono attivi solo in estate, quando il flusso dei turisti aumenta.
Pensa che ad Alberobello arrivano turisti da ogni parte d’Europa, persino le crociere che attraccano a Bari organizzano gite giornaliere per i passeggeri che vogliono visitare i trulli.
Ciascun turista, appena arriva nel centro storico, riflette su cosa vedere ad Alberobello. Però il tempo a disposizione non è mai abbastanza, quindi, per non perdere ulteriori minuti preziosi, bisogna sapere esattamente cosa visitare ad Alberobello prima dell’arrivo. Di seguito ti illustro i luoghi storici da non perdere assolutamente.
Cosa visitare ad Alberobello una volta lasciata l’auto?
Dirigiti versi il Trullo sovrano, costruito nel Settecento, è ad oggi il più grande dei trulli antichi e l’unico ad avere un piano sopraelevato.
La passeggiata per raggiungerlo ti porterà a vedere un paesaggio meraviglioso fatto di costruzioni in tufo, cumuli di pietre locali messe in posa a secco, ulivi e una vita quotidiana che sembra essersi fermata nel tempo. Un ritorno al passato, tra le antiche tradizioni che hanno reso la Puglia una terra fantastica.
Lungo il cammino, verrai invitato dagli artigiani a visitare piccoli trulli. Non essere timido. Entra, esplora, osserva la vita di un tempo… e acquista qualche souvenir! Sicuramente attireranno la tua attenzione le abili mani di chi da generazioni lavora il tufo.
Curiosa è la storia dei Trulli siamesi, una delle più antiche costruzioni di Alberobello, con una inconfondibile forma a otto. Stando alla leggenda, che richiama molto la storia d’amore di Paolo e Francesca, il trullo in origine era una casa unica dove abitavano due fratelli.
Questi si innamorarono della stessa ragazza. La giovane si sposò con il fratello maggiore e a lui promise fedeltà. Ben presto però fu rapita dal fascino del fratello minore e divenne sua amante.
Il fratello maggiore, disperato, cacciò i due innamorati di casa, ma il fratello minore reclamò al reggente del paese la sua parte di trullo. Fu così deciso che il Trullo venisse diviso in due parti uguali e che ognuna dovesse avere l’affaccio dell’entrata su una strada diversa, proprio per evitare che i fratelli si incrociassero.
Un’altra delle cose da vedere ad Alberobello è il Museo del territorio “Casa pezzolla”.
Il Museo del Territorio “Casa Pezzolla” prende il nome dall’antico proprietario, il dott. Giacomo Pezzolla, che nel Settecento fu il medico personale dei conti Acquaviva d’Aragona. Il museo, oltre alle collezioni, espone se stesso.
La costruzione, infatti, mette in evidenza gli stili architettonici che nel tempo si sono succeduti ad Alberobello e una particolare pianta, costituita da un complesso di trulli tutti comunicanti tra loro.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19.
Costo biglietto intero: 5 euro con visita guidata.
Un altro museo da non perdere è il Museo dell’olio, prodotto tipico delle Murge. All’interno vengono spiegate le tecniche di produzione e le diverse qualità di olio pugliese, eccellenza gastronomica e prodotto di lusso nel panorama culinario mondiale.
Sono presentati inoltre gli strumenti che permettono la spremitura delle olive e gli attrezzi utili alla molitura tradizionale. Il tutto corredato di video e immagini esplicative che raccontano tutti i processi dalla raccolta al consumo e tutta la storia dell’olio dalle origini iapigie, romane e medievali, fino all’Ottocento, quando la tecnica di produzione si è stabilizzata, rimanendo invariata fino a oggi.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19.
Costo biglietto intero: 5 euro con visita guidata.
Prosegui la tua visita tra i vicoli di Alberobello e dirigiti alla Casa d’amore, altro monumento del paese.
Nel 1797 fu eletto il primo Sindaco di Alberobello e nello stesso anno Francesco D’Amore faceva costruire la sua casa da un caseddaro (o muratore) usando per la prima volta la tecnica del cotto con malta. Prima si costruiva con pietre a secco, questa struttura rappresenta il più importante passaggio edilizio della storia di Alberobello, dalle case a trullo alle abitazioni ottocentesche.
Visitare Alberobello di sera è un’esperienza da fare assolutamente. I trulli illuminati al chiaro di luna, le passeggiate tra i vicoli durante le serate estive, le cene sotto il cielo stellato, sono esperienze romantiche che, soprattutto se viaggi in coppia, non puoi perderti. Sono momenti magici!
Top3 Alberobello: cosa mangiare e dove non prendere fregature
Ecco i tre migliori ristoranti di Alberobello, dove mangiare ottima cucina tipica pugliese. Tutti testati personalmente. Consulta la mappa di Alberobello e dintorni per capire dove si trovano di preciso.
– Favola in tavola | Per prenotazioni: 080 4324526
– La Cantina | Per prenotazioni: 080 432 3473
– L’aratro | Per prenotazioni: 080 432 2789
Seconda tappa: i centri storici a Nord di Alberobello
Cosa vedere ad Alberobello e dintorni? Abbiamo visto cosa vedere ad Alberobello, ora concentriamoci sulle bellezze storico-paesaggistiche nei dintorni settentrionali.
A Nord di Alberobello ci sono centri storici meravigliosi, che vale la pena visitare. Sicuramente non riuscirai a vederli tutti in pochi giorni, ma credo sia utile indicarteli tutti così avrai un’ampia scelta e potrai decidere quale vedere con maggiore autonomia.
Il centro storico più vicino ad Alberobello è Noci, con le sue tipiche gnostre. Queste sono delle strade senza uscita, dei vicoli ciechi, che costellano tutto il centro storico.
A novembre le gnostre vengono allestite a festa per la Sagra delle caldarroste e del vino novello.
Prosegui verso nord e raggiungi Putignano. Il centro storico, a forma circolare, ricorda le città medievali cinte da possenti mura. Gli studi archeologici ricordano che Putignano fu una città peuceta dotata di mura ciclopiche e successivamente, nel X secolo, per fronteggiare le incursioni saracene fu costruita una nuova cinta muraria.
Furono trasferite da Monopoli a Putignano le reliquie di Santo Stefano, per evitare che i predoni saraceni se ne impossessassero, e si racconta che durante la processione per il loro trasferimento furono indette le Propaggini, le feste di apertura del noto Carnevale di Putignano, che a febbraio anima le strade del paese.
Putignano fu anche sede dei Cavalieri di Malta, che nel XV secolo fecero costruire le nuove mura, più imponenti delle precedenti, dotate di numerosi bastioni di varie forme e circondate da un ampio fossato.
Prosegui da Putignano a Castellana Grotte per visitare le famose grotte carsiche. La Grotta bianca, in particolare, è un vero spettacolo della natura!
Per maggiori informazioni su orari, percorsi e prezzi visita il sito web ufficiale: www.grottedicastellana.it
Salendo ancora più a Nord arrivi a Conversano. Entra nel centro storico dalla Porta delle gabelle, che nel nome ha il significato della sua esistenza. Poi dirigiti verso la piazza principale per ammirare il magnifico castello medievale e le sue alte torri.
Quando, alla metà del XV secolo, la figlia dell’ultimo Conte Orsini del Balzo andò in sposa al duca d’Atri Giulio Antonio Acquaviva, le venne concessa in dote l’intera contea di Conversano. Questo matrimonio diede inizio all’ascesa della dinastia degli Acquaviva, che fu reggente di Conversano fino agli inizi dell’Ottocento.
Vicino al Castello di Conversano ti consiglio di visitare il Monastero di San Benedetto e la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Riparti da Conversano verso la costa adriatica, diretto nella città natale di Domenico Modugno: Polignano a Mare.
Qui ho mangiato il panino col polipo più buono di sempre!
Il centro storico di Polignano è un borgo medievale cinto da alte mura in pietra locale. Passeggia tra i vicoli, fiancheggia le case bianche, ammira il panorama marino da una delle terrazze del centro.
Il borgo è stato costruito nel Medioevo su un alto sperone roccioso, dove si infrangono le onde dell’Adriatico. La scogliera è un susseguirsi di grotte marine, calette, piccole baie e ampie terrazze rocciose.
In estate, a luglio, proprio dalla scogliera di Polignano a Mare si tuffano i bravissimi atleti che partecipano alla Red Bull Cliff Diving World Series, il campionato di tuffi da grandi altezze più seguito al mondo. Davvero spettacolare!
A Polignano a Mare hanno girato anche il film Io che amo solo te, con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti.
Poco distante da Polignano si trova la nostra ultima tappa a Nord di Alberobello: Monopoli.
Il centro storico di Monopoli, anch’esso costruito nel Medioevo, tra l’Età normanna e quella sveva, è davvero bellissimo. Esplora i vicoli, perditi tra le piazzette ed entra nei claustri, i cortili interni, veri fulcri della vita rionale.
Monopoli nel Medioevo era uno dei baluardi che difendevano la costa dagli attacchi dei pirati saraceni, il suo porto era uno dei più importanti di tutta la penisola e veniva usato come scalo per il trasporto dei pellegrini in Terrasanta.
Monopoli è anche definita la città delle cento contrade, infatti le sue campagne sono divise in cento piccole località (le contrade appunto) e i toponimi richiamano i nomi di casali, masserie fortificate, chiese rurali e monasteri, oggi in gran parte scomparsi.
È tipico a Monopoli incontrare pescatori che scaricano o smistano il pesce all’ombra delle alte mura del Castello, oppure, tra le viuzze, ascoltare le grida della gente in strada che chiama chi tarda a uscire di casa.
Visita la Basilica concattedrale di Maria Santissima della Madia, Cattedrale di Monopoli e duomo della diocesi di Conversano-Monopoli. La Chiesa fu edificata nel Medioevo in stile romanico, ma, nel Settecento, ad eccezione del campanile, tutta la costruzione fu abbattuta per costruire la nuova chiesa in stile barocco. Curioso, per alcuni assurdo, abbattere una Chiesa antichissima per lasciare il posto a una nuova Cattedrale.
Le ragioni che portarono il Capitolo a prendere questa decisione furono due: si voleva costruire una chiesa più grande che potesse accogliere tutta la popolazione della diocesi, in costante aumento; si voleva seguire la moda del tempo, il Barocco, e distruggere una Chiesa in stato di degrado e abbandono.
Nel bene o nel male oggi possiamo ammirare solo la Cattedrale barocca e il suo campanile, che in alcuni punti mette in luce l’antica struttura romanica.
Terza tappa: i centri storici a Sud di Alberobello
Abbiamo visto cosa vedere ad Alberobello e nei suoi dintorni settentrionali, ora vediamo quali sono gli spettacolari borghi bianchi dell’area meridionale.
A Sud di Alberobello si trovano centri storici spettacolari. Il primo è Ostuni, noto anche come la Città bianca.
Il borgo arroccato di Ostuni è veramente una delle meraviglie della Puglia. Da lassù puoi ammirare tutta la campagna delle Murge pugliesi colma di uliveti. L’ulivo è il simbolo della Puglia e in queste zone l’olio è particolarmente gustoso.
Gira la città vecchia di Ostuni in totale libertà, ogni angolo saprà regalarti emozioni splendide e ti accorgerai che intorno a te tutto sarà bianco: i muri delle case, delle chiese, i tetti a terrazza, le piazzette, le persiane. Nel centro storico di Ostuni tutto brilla di una luce color latte.
Ti consiglio di visitare anche la suggestiva Cattedrale di Ostuni, la troverai sul punto più alto del borgo, dedicata a Santa Maria dell’Assunzione. La chiesa è di costruzione tardo medievale, fu edificata nel Quattrocento. La facciata è molto particolare: è un bel connubio tra lo stile romanico pugliese e quello gotico. L’interno della Cattedrale è stato ristrutturato nel Settecento, quindi noterai di sicuro il cambio di stile, più austero e neoclassico.
Visita anche il Museo della civiltà preclassica delle Murge meridionali. Conoscerai meglio la storia delle popolazioni autoctone (Iapigi e Peuceti), che hanno preceduto l’occupazione romana. Se hai un particolare interesse per la storia e l’archeologia della Puglia, ti consiglio anche la visita al Parco archeologico e naturale di Santa Maria di Agnano, a circa 2 km da Ostuni.
Per tutte le altre informazioni logistiche ti rimando al sito web ufficiale.
Proseguiamo il nostro itinerario nei dintorni di Alberobello, in direzione Cisternino.
Il centro storico di Cisternino è quasi del tutto bianco, come Ostuni. Le case basse terrazzate, al massimo a due piani, i profumi inebrianti del buon cibo e una tranquillità d’altri tempi ti faranno innamorare di questo paesino delle Murge meridionali.
Cisternino vecchia, come Alberobello, viene definita dagli esperti uno dei più belli esempi italiani di Architettura spontanea, quindi non attribuibile a uno stile o a un progettista preciso. Le architetture urbane della Murgia, come i caratteristici trulli e i borghi bianchi, appartengono a un’antichissima tradizione di difficile collocazione storica.
Il centro storico di Cisternino è tutto di origine medievale. Ti consiglio di vedere la Torre Normanno-Sveva e la Chiesa madre di San Nicola di Patara.
A pochi chilometri dai vicoli del centro si trova il Santuario della Madonna d’Ibernia di origine bizantina, forse costruito su un’insediamento romano. Si narra che fu proprio la Santa Vergine, in un’apparizione, a indicare il luogo esatto dove costruire il Santuario.
Esci dal centro storico di Cisternino e rimettiti in marcia per raggiungere Martina Franca. Lungo la strada incontrerai un paesaggio meraviglioso costellato di masserie e jazzi.
Martina Franca si trova nella Valle d’Itria ed è conosciuta per le numerose chiese in stile barocco pugliese. A questo proposito non puoi perderti la Basilica Minore di San Martino, la massima espressione del barocco martinese. Costruita nel Settecento, fu eretta dove anticamente sorgeva una chiesa romanica di età medievale.
Molte altre chiese, come la Chiesa del Carmine, e diversi palazzi storici residenziali sono stati ricostruiti nel Settecento per volere del Duca di città. La famiglia ducale abitava nelle stanze dell’attuale municipio, costruito nel Seicento. L’architettura è ibrida: da una parte mette in mostra gli stili rinascimentali del XVII secolo e dall’altra espone le ristrutturazioni nel Settecento in stile barocco leccese.
Il centro storico di Martina Franca è stato costruito nel Medioevo, anche se oggi appare quasi del tutto in stile barocco e rococò. L’impianto urbanistico è un dedalo di vicoli, strade chiuse e viottoli nascosti, costruiti appositamente per impedire ai nemici di prendere la città.
Lascia Martina Franca e dirigiti verso Locorotondo.
Moments of Puglia di Oliver Astrologo
Cosa vedere a Locorotondo? Molti non sanno che è uno dei borghi medievali più belli e tipici delle Murge pugliesi.
Si narra che il borgo vero e proprio di Locorotondo nacque nel Medioevo dopo un miracolo di San Giorgio Martire, diventato poi santo patrono. Gira il centro storico più che puoi. Perditi tra le viuzze ed esplora le chiese. Ti divertirai e troverai tantissimi scorci interessanti da fotografare.
Molto bella è la Chiesa madre di San Giorgio Martire, costruita nel Settecento, che col suo alto campanile svetta tra le case basse e bianche del centro storico di Locorotondo.
Dove mangiare vicino a Ostuni
Il cibo è fondamentale nei viaggi. Ti permette di ricaricare le energie, riposarti e conoscere nuove culture culinarie. Il cibo, però, deve essere buono. Quindi è importante sapere dove mangiare bene, spendere il giusto prezzo e non ricevere fregature.
Per questo motivo oltre a spiegarti cosa vedere ad Alberobello, ti segnalo i migliori ristoranti (testati personalmente), dove mangiare a Ostuni e dintorni:
– La Risacca 2 | Per prenotazioni: 0831 332987
Ottima cucina di pesce.
La tartare di tonno con cipolla caramellata è uno spettacolo.
Aperto a pranzo e a cena. Chiuso il lunedì.
Ostuni centro.
– Cielo | Per prenotazioni: 0831 305925
Ristorante stellato nel centro storico di Ostuni.
Cucina di alta qualità e raffinatezza.
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena.
Ostuni centro.
– L’oasi del riccio | Per prenotazioni: 339 116 5445
Ristorante di pesce sul mare.
Freschissimi ricci crudi ed eccellenti cozze fritte.
Aperto d’inverno solo a pranzo; d’estate a pranzo e a cena.
Contrada Forcatella, Savelletri.
Dove dormire vicino a Ostuni
Oltre a informarti su cosa vedere ad Alberobello per non rimanere deluso, ci tengo che tu dorma in un luogo di massimo comfort senza spendere cifre astronomiche. Visita questa pagina per trovare i migliori hotel e B&b vicino a Ostuni.
Ciclovia dell’Acqua
Cosa vedere ad Alberobello se ami le due ruote?
La Ciclovia dell’acqua, meglio nota come La ciclovia dell’Acquedotto pugliese; la seconda ciclovia su acquedotto d’Europa. Un tratto di questo percorso si estende proprio vicino ad Alberobello, tra i citati Ostuni e Cisternino.
La bellezza di questo itinerario ciclabile sta nel fatto che percorre un paesaggio incontaminato ricco di masserie, chiesette rurali, trulli e macchia mediterranea, che attraverso il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, vicino a Matera, giunge nel territorio di Alberobello.
Il sito ufficiale è davvero ben curato e trovi tutte le informazioni necessarie per organizzare in piena autonomia la tua escursione in bicicletta.
Come raggiungere Alberobello e dintorni in aereo
Nei dintorni di Alberobello ci sono due aeroporti, che ti permettono di raggiungere la Puglia centrale senza spendere grosse cifre. A Bari e a Brindisi atterrano compagnie low cost, come Ryanair, AirDolomiti e Volotea.
In questa pagina trovi tutti i voli a basso costo diretti a Bari. La soluzione migliore per spendere poco.
L’aeroporto più vicino ad Alberobello è Brindisi, ma quello meglio collegato è Bari. Quindi non fa differenza quale scegli, ma fa una grande differenza come spendi i tuoi soldi.
Consiglio personale: meglio risparmiare sul volo aereo e spendere qualche euro in più per l’hotel o per il B&b.
Visita questa pagina per trovare i migliori alberghi vicino ad Alberobello.
Prima di capire cosa vedere ad Alberobello, devi chiederti: come raggiungere Alberobello da Bari?
La distanza da Bari ad Alberobello è di circa 70 Km. Se non sei automunito, hai due opzioni: il treno o l’autobus.
Nel sito ufficiale delle Ferrovie del Sud Est trovi orari, tratte e prezzi di trasporti che possono portarti ad Alberobello.
In alternativa ti consiglio di chiedere informazioni nelle stazioni centrali di Bari e Brindisi, o all’ufficio informazioni degli aeroporti pugliesi. Gli orari durante i periodi estivi sono soggetti a variazioni, per la grande affluenza turistica, perciò loro, meglio di me, sapranno darti indicazioni dettagliate.
Nel sito Busradar puoi trovare ulteriori informazioni utili su autobus, treni e utenti Blablacar che come te percorreranno le Murge meridionali.
Siamo giunti al termine, in questa guida ti ho indicato cosa vedere ad Alberobello e dintorni per aiutarti a vivere in Puglia una delle esperienze più belle della tua vita. Spero che questa guida sia utile a te e ai tuoi amici viaggiatori.
Buon viaggio e ricordati di rispettare sempre il luogo e i monumenti che visiti. Il loro futuro dipende anche da te!
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