Viaggi culturali di gruppo: tre consigli per non farsi fregare dalle agenzie di viaggio e dai Tour Operator

The ancient city of Saepinum is still used by local shepherds!

Ben trovato mio caro pioniere che ad ogni viaggio si batte per renderlo sempre più di qualità.

Come è andato il tuo viaggio culturale di fine anno? Spero bene. Con questo mio primo articolo di inizio 2016 voglio parlarti dei viaggi culturali di gruppo e darti tre dritte fondamentali per non farti fregare quando qualcuno ti invita a seguirlo o, peggio, a pagare sonanti euro.

Già che ci sei voglio raccontarti quello che mi è capitato proprio durante il cenone di capodanno: una breve chiacchierata con un amico di famiglia convinto che i viaggi culturali di gruppo, spacciati come tali dalla maggior parte delle agenzie di viaggio e dai tour operator, portino davvero i viaggiatori a conoscere la cultura e la storia locale.

Ci tengo a raccontartela perché probabilmente anche tu come me hai in famiglia o tra gli amici persone che dicono di essere interessate ai viaggi cultuali di gruppo ma che in realtà rientrano nella categoria da me definita dei turistelli, dicesi anche turisti di massa.

Tu, da bravo pioniere, sai cosa vuol dire fare esperienza di un vero viaggio culturale di gruppo, quindi la miglior cosa che puoi fare è provare a spiegargli quanto sia più interessante, divertente e utile viaggiare in modo consapevole. Chissà che un giorno il tuo amico riuscirà a capire che non c’è modo migliore che viaggiare alla scoperta delle autentiche tradizioni locali.

Tutto è iniziato per puro caso in una fredda e ventosa serata pugliese.

Come da tradizione eravamo tutti (nonni, zii, cugini, amici di famiglia… 30 persone in tutto!) seduti davanti a ogni ben di Dio. Il posto accanto a me era libero finché non si è accomodato E.

Tra una portata e l’altra, e sappi che in Puglia le portate sono tantissime, abbiamo parlato del più e del meno e alla fine siamo “caduti” nel discorso viaggi culturali in Europa.

E. esordisce dicendo: «Tra pochi giorni partirò per un bel viaggio culturale. Sai l’agenzia di viaggio vicino al bar di zio Pino? Organizza un bellissimo viaggio culturale a Parigi. Ho deciso di pagare la quota perché voglio conoscere meglio la storia della capitale francese. Saremo in 52, un pullman pieno zeppo!»

«Che bello! Parigi è una città ricca di storia. Sicuramente ti divertirai. Ma toglimi una curiosità: qual è il programma di viaggio?»

Dentro di me sapevo già la risposta e sapevo che quel “Saremo in 52, un pullman pieno zeppo!” non avrebbe portato a niente di buono, ma mi piace stupirmi della gente e ho chiesto qualche informazione in più. Ti risparmio i dettagli superflui e vado subito al sodo.

«Il primo giorno, tappa al Museo del Louvre. Quanto sono curioso di vedere la Gioconda. Di sicuro mi “sparerò” un paio di selfie da condividere con i compaesani che quel giorno mi invidieranno da morire. Vuoi essere taggato anche tu?»

«No, grazie. Tanto sono sicuro che vedrò la tua foto sulla mia home di Facebook.»

(I suoi selfie per giorni mi hanno intasato la bacheca del profilo).

«Dopo aver visitato il Museo del Louvre mangeremo e faremo tappa nel Museo d’Orsay. Sai, una signora che ho incontrato in agenzia non sapeva cosa ci fosse in questo museo e io le ho detto che ci sono dipinti di un tizio, Manet credo si chiami, ma che naturalmente non è paragonabile alle bellezze che potrà fotografare nel Louvre.»

Le mie labbra da essere sorridenti formavano sempre più un arco che puntava verso il basso.

Gli ho consigliato di leggere l’articolo che ho scritto qualche mese su come visitare in modo intelligente il Museo del Louvre, ma è stato tutto inutile.

«Il secondo giorno dedicheremo l’intera giornata alla visita del palazzo reale di Versailles e la sera, rientrati a Parigi, passeggeremo sugli Champs Elysée.»

«Come perdersi gli Champs Elysèe – pensai – soprattutto quando partecipi a un viaggio culturale di gruppo organizzato da un’agenzia di viaggi.»

«Terzo e ultimo giorno gran finale con salita sulla Tour Eiffel e visita alla Basilica del Sacro Cuore.»

Finale col botto insomma!

A quel punto per togliergli i coscioni di prosciutto dagli occhi, dissi: «E. non credo che un viaggio organizzato in questo modo ti permetterà di conoscere meglio la storia della città. Quelli sono viaggi di gruppo pensati per i turistelli non per i viaggiatori davvero interessati a saperne di più sulla cultura locale. Anziché pagare tutti quei soldi, a gratis, posso aiutarti io a organizzare un viaggio culturale con i contro fiocchi e farti immergere nella cultura parigina.»

Naturalmente finché non si prende la fregatura difficilmente riusciamo a farci consigliare da chi qualche viaggio culturale in più l’ha fatto.

E. è tornato da Parigi due giorni fa e, prima di avermi dato il permesso di raccontare la sua storia, mi ha detto che il viaggio culturale di gruppo è stato un totale fallimento. Tralasciando la scarsa qualità dei luoghi nei quali ha mangiato e dormito, mi ha detto che le visite ai musei sono state inutili perché le uniche cose che gli hanno lasciato sono state un cellulare pieno di selfie e un bel po’ di soldi in meno nel portafoglio.

Naturalmente nulla di sbagliato nel farsi i selfie, ma è sicuramente sbagliato entrare in un museo senza aver letto neanche una riga sulle opere che conserva ed espone. Di certo la guida (virtuale o umana che sia) non può fare miracoli.

L’ignoranza è una scelta ed è bene prendere atto di questa triste verità.

Senza offesa per i turistelli e per chi organizza viaggi di gruppo di questo tipo, ma mi permetto di dire che il viaggio affrontato dal mio amico E. è tutto fuorché un viaggio culturale.

Dopo la bella capocciata presa contro il muro E. ha voluto che gli spiegassi cosa significa intraprendere un VERO viaggio culturale di gruppo e come fare a capire quando è il caso di accettare un’offerta e quando è meglio organizzare il viaggio in piena autonomia.

Dato che stai leggendo questo articolo sono sicuro che anche tu concorderai con me riguardo l’inutilità di spendere dei soldi per fare un’esperienza di un viaggio simile a quella fatta dal nostro E.

Parigi è una città ricca di storia, ma a volte la grande quantità di luoghi da visitare può far cadere nell’errore di credere che sia semplice decidere quali di questi visitare e come visitarli.

Non è affatto così!

Molte agenzie come quella che ha guadagnato grazie ai soldi di E. puntano su viaggi di questo genere. Viaggi spacciati per culturali che in realtà fanno capo alla categoria “turismo di massa”.

 

3 consigli fondamentali per scegliere i viaggi culturali di gruppo

Fa sempre figo avere la risposta giusta da sfoderare al momento giusto quindi ecco i promessi tre consigli per togliere i prosciutti dagli occhi ad amici, parenti e turistelli e fargli capire quali sono i VERI viaggi culturali di gruppo:

1 I viaggi culturali di gruppo organizzati dalle agenzie e dai tour operator NON sono quasi mai viaggi di qualità.

Le aziende di questo tipo puntano quasi tutto sui grandi numeri.

Più turistelli = più soldi per loro e meno conoscenza per te.

Semplice come bere l’acqua naturale.

Hai presente i flussi di turisti che si accalcano in piazza San Marco o sotto la Tour Eiffel? La maggior parte sono lì senza saperne il motivo, per fotografare qualcosa considerato da loro o dalla guida che si portano appresso un “luogo tipico” (da fotografare assolutamente!) oppure per seguire passivamente il gregge di capre e pecore che come loro hanno sborsato fior di quattrini.

Con tutta questa crisi che c’è in giro forse è meglio valutare bene prima di tirare fuori la carta di credito e pagare il primo agente di viaggio che ti capita sotto mano;

2 I gruppi di viaggio per essere di qualità DEVONO essere composti SOLO da persone interessate a conoscere la storia del territorio o del luogo scelto come meta.

In questo modo tutto il gruppo partecipa attivamente e possono scaturire dibattiti interessanti che altro non fanno che arricchire la visita e la scoperta del luogo;

3 I gruppi non devono MAI essere composti da più di 15 persone.

Un numero idoneo a entrare senza creare confusione in quasi tutti i luoghi culturali d’Europa.

Tenere alta l’attenzione di una persona non interessata all’argomento è un’impresa ardua, tenere alta quella di 52 turistelli è a dir poco un’impresa titanica.

Se la compagnia non supera i 10-15 viaggiatori e tutti sono interessati a conoscere a fondo il patrimonio storico del luogo visitato si sarà magicamente creato un gruppo di turisti di qualità.

Un viaggio culturale di gruppo in loro compagnia arricchirà di sicuro il tuo amico e gli farà vivere un’esperienza unica di crescita, riflessione e apprendimento. Ovvio che il tutto sarà condito da una buona dose di divertimento.

Ti dirò di più, partecipare a questo tipo di viaggi culturali di gruppo ha anche un valore aggiunto: i viaggiatori conoscendo la storia locale vengono SENSIBILIZZATI alla protezione e alla tutela del patrimonio culturale e a far sì che l’identità storica locale, che rende UNICO il luogo visitato, non si perda sotto i colpi del turismo di massa. Il vero nemico della cultura.

Il tema della sensibilizzazione è importante per tutti e consiglio anche a te di non dimenticarlo mai quando giri per l’Europa.

L’unico modo per difendere il patrimonio culturale è conoscerlo e apprezzarlo per quello che è. La sensibilizzazione e la conoscenza sono due potenti formule magiche a prova di demoni e stregoni in grado di salvare il passato dalle grinfie di palazzinari e malgoverno.

Noi turisti di qualità giochiamo un ruolo importante nella salvaguardia del patrimonio culturale, siamo l’ago della bilancia e abbiamo il dovere di spostare il peso verso la tutela fatta con criterio. È nostro diritto di cittadini pretendere che la storia venga raccontata senza alterazioni ed è nostro dovere proteggere la memoria dalla razzia di quei predoni che in nome del progresso distruggono ogni giorno il passato e il territorio locale, italiano, mediterraneo, europeo.

Sono convinto che anche tu vuoi che le bellezze culturali vengano protette e tutelate ed è per questo che prima di salutarti ci tengo a proporti uno scambio alla pari.

Io ti offro un’intera pagina del mio blog e un posto d’eccezione sul mio galeone in cambio mi piacerebbe ricevere il racconto di uno dei tuoi viaggi culturali di gruppo o singoli.

Puoi scrivere di un itinerario storico che hai seguito o di un singolo luogo europeo che hai particolarmente apprezzato. Sentiti libero di dare sfogo alla tua passione per i viaggi culturali europei.

In questo modo contribuirai anche tu a sensibilizzare i lettori a intraprendere esclusivamente viaggi di qualità.

Inviandomi la tua storia passerai da essere un semplice pioniere a diventare un prode e fiero cavaliere senza macchia pronto a difendere la cultura e il passato dai continui attacchi dei subdoli principi predoni figli del re Progresso.

Non vedo l’ora di leggere le tue storie di viaggio.

Per maggiori informazioni dai un’occhiata alle norme editoriali del mio blog e preparati a saltare a bordo del mio galeone. Ti aspetto!

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Alessandro Paoli

Buon viaggio e ricordati di rispettare sempre il luogo e i monumenti che visiti. Il loro futuro dipende anche da te!


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