Se stai pensando di organizzare un viaggio culturale in Friuli Venezia Giulia sei nel posto giusto per scoprire cosa vedere a Cividale, gioiello longobardo sul fiume Natisone. A raccontarti aneddoti e luoghi imperdibili a Cividale c’è Roberta Ferraro, grande conoscitrice dei luoghi storici del Nord Italia.
Cosa vedere a Cividale del Friuli
La prima cosa che si cerca, in una città costruita su un fiume, è il fiume. Perché di solito ne è la ragione d’essere, l’origine, il cuore. Anche a Cividale del Friuli, paese ai piedi delle Alpi Carniche dalla storia antichissima, il Natisone regala gli scorci più belli, coniugando l’antico centro storico a una natura selvaggia e incontaminata.
Ponte del diavolo
Dunque cosa vedere a Cividale. Il Ponte del Diavolo, costruito su due arcate, è arditamente sospeso a 22 metri di altezza su un ampio torrente di acque celesti. La sua storia è avvolta nella leggenda.
Più volte distrutto dalle piene o da eventi bellici (fu demolito dall’esercito italiano in ritirata dopo Caporetto nel 1917, ma sopravvisse alla Seconda Guerra Mondiale), risulta asimmetrico perché il pilone centrale poggia su una roccia naturale.
La versione attuale riproduce il disegno Quattrocentesco. Se si percorre il ponte provenendo dal centro si arriva sulla riva sinistra, dove da una parte c’è un belvedere e dall’altra una ripida scalinata che scende giù fino al letto ghiaioso. Dal basso si vedono molto bene le arcate e il riflesso della città che si specchia sulle acque.
I Longobardi in Italia: sito UNESCO seriale
Altro luogo imperdibile a Cividale è il Sito Unesco che rientra nel ciclo de I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.).
Longobardi in Italia: i luoghi del potere è un sito seriale italiano inserito dall’Unesco nella Lista del Patrimonio Mondiale il 25 giugno 2011. La serie comprende sette località custodi di fortezze, chiese e monasteri distribuiti dal Friuli alla Lombardia (il cui nome non a caso deriva da Langobardia), e verso Sud fino all’Umbria, a Benevento e al Gargano… quasi tutta la penisola fu soggetta al loro potere per oltre 200 anni, fino all’arrivo dei Franchi con Carlo Magno.
Ne rimangono tracce nei monumenti, nelle necropoli, nei musei archeologici, ma anche nella lingua e nel dna degli Italiani, con cui si mescolarono e si integrarono.
Il popolo guerriero di stirpe germanica che arrivava dalla Pannonia fece il suo ingresso in Italia proprio dalle Alpi Carniche, via d’accesso da oriente e porta di molti guai (un secolo prima Attila con i suoi Unni).
I Longobardi approdando subito proprio qui, a Cividale, la romana Forum Iulii, dove fondarono il primo ducato in Italia, conquistato dal re Alboino e assegnato al duca Gisulfo. Una funzione militare e politica di primo piano.
Museo archeologico
Nel bellissimo Museo Archeologico di Cividale troviamo i corredi funebri dei Longobardi della prima generazione insediata in Italia: scheletri di uomini imponenti, capi guerrieri, e delle loro donne, con spade, pugnali, scudi, spille, gioielli, fibule e cinture nel loro stile originario, oggetti che raccontano la loro storia bellicosa e le loro usanze. Che emozione. Nel museo si trovano anche importanti resti romani.
Nel museo di arte cristiana troviamo invece delle testimonianze architettoniche, l’Altare di Ratchis, e il Tegurio di Callisto, un’edicola ottagonale che copriva il fonte battesimale.
Tempietto longobardo
Il celebre Tempietto Longobardo, annesso al monastero di Santa Maria in Valle, è un piccolo gioiello che risale all’VIII secolo, con una decorazione a stucco e affresco straordinariamente ricca. Costituisce una delle più importanti testimonianze architettoniche di età longobarda, ed è inserito nei Patrimoni UNESCO.
Ci si arriva da uno stretto vicolo accessibile subito all’uscita del museo Archeologico.
Il monastero, molto rimaneggiato nel tempo, ha un chiostro dalla curiosa forma irregolare a trapezio scaleno, con un porticato scandito da archi a tutto sesto e colonnine in pietra.
Le monache nel 1800 donarono il Tempietto alla comunità di Cividale, facendo costruire un passaggio pensile sul Natisone verso piazza S. Biagio, così da evitare la commistione dei visitatori con gli ambienti di clausura.
Gli affreschi sulle volte del Tempietto sono datati fra l’XI e il XIV secolo, ma è la parete d’ingresso che conserva i più antichi elementi originari longobardi. Una decorazione a stucco su due registri: due fasce con motivi a rosette e, nello spazio superiore, separate in due gruppi da una aggraziata monofora, sei figure di Sante in altorilievo, che ricordano le teorie (processioni) dei mosaici bizantini di Ravenna.
Il Palazzo Comunale
Proseguiamo il nostro itinerario che ci informa su cosa vedere a Cividale con il Palazzo Comunale, di fronte al Duomo, risalente al 1296, poi rimaneggiato nel tempo, spicca per il bel portico ogivale, con monofore e bifore e, in un tondo barocco, il busto di Domenico Mocenigo, provveditore Veneto durante la peste del 1682.
Omaggio alla Serenissima, sulla facciata di fronte al Duomo, è anche il bassorilievo con il Leone di S. Marco. La statua bronzea di Giulio Cesare, davanti alla facciata principale, posta nel 1935, ricorda invece che fu proprio lui a fondare Forum Iulii, trasformando un castrum militare in una città con mercato (forum), che ha dato poi il nome alla regione Friuli.
S.Pietro e Biagio
Uscendo dal tempietto Longobardo, sul retro del Convento di Santa Maria Assunta, ci siamo imbattuti nella chiesetta di San Pietro e Biagio, del XV secolo, con la splendida facciata affrescata, incorniciata da una piccola piazza. Uno dei tanti angoli magici che si scoprono passeggiando per Cividale, ricca di storia e di sorprese.
Siamo giunti al termine di questa guida su cosa vedere a Cividale, ma prima di salutarti ti lascio alcune informazioni logistiche per aiutarti a organizzare al meglio la tua gita culturale.
Informazioni utili
Distanza da Udine: 21 min (19,3 km) – SS54
Distanza da Venezia 1 h 42 min (143,4 km) – A4/E70
Eventi a Cividale del Friuli
Mittelfest: dal 5 al 13 settembre 2020 Cividale ospita Mittelfest – festival di musica, teatro e danza di riferimento per l’area Centro-europea e balcanica, intitolato quest’anno al tema dell’EMPATIA.
Il festival è stato spostato dal tradizionale mese di luglio a settembre, per garantire un programma di prestigio e ospiti internazionali e spettacoli in spazi Covid-free.
Per maggior informazioni visita il sito web ufficiale: https://www.mittelfest.org/
Buon viaggio e ricordati di rispettare sempre il luogo e i monumenti che visiti. Il loro futuro dipende anche da te!
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Veneta innamorata di Milano, dove sono approdata molti anni fa per occuparmi di marketing editoriale, e dove vivo con Enrico e Viola, i miei compagni di viaggio preferiti. Mi piace andare per città d’arte, esplorare luoghi dove la natura è incontaminata, girare a piedi o in bicicletta, scoprire cose, persone, storie, e poi raccontarle. Ma se c’è una cosa che adoro fare è progettare piccoli grandi itinerari da sperimentare in famiglia, con gli amici, qualche volta da sola, scoprendo mete interessanti, anche a poca distanza da casa. Punto di partenza: Milano.
Il mio blog è www.viaggivicini.it