La settimana scorsa ti ho parlato del primo giorno del viaggio culturale in Umbria e Marche. Se ti sei perso il primo articolo, lo puoi trovare qui.
Dopo aver visitato Gubbio e dintorni non potevo non perdere una delle città più belle d’Italia: Assisi, una città meravigliosa immersa nel Parco del Subasio. In questo articolo ti spiegherò come visitare al meglio le bellezze culturali di Assisi.
Come arrivare ad Assisi
Se hai intenzione di visitare l’Umbria e le Marche, ti consiglio caldamente di utilizzare una macchina. I servizi di trasporto regionali funzionano benissimo, ma solo la macchina ti dà la possibilità di godere appieno del paesaggio che incontrerai durante gli spostamenti e di fermarti in una tappa intermedia che ti potrebbe conquistare.
Se decidi di partire da Gubbio, seguendo i consigli del mio tour di tre giorni tra l’Umbria e le Marche, sappi che non dovrai percorrere molta strada. Assisi è ad appena 48 km circa da Gubbio. Per cui, una volta impostato il navigatore, in un’ora e mezza al massimo sarai arrivato a destinazione.
Assisi: un po’ di storia
Intra Tupino e l’acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d’alto monte pende,
onde Perugia sente freddo e caldo
da Porta Sole; e di rietro le piange
per grave giogo Nocera con Gualdo.
Di questa costa, là dov’ella frange
più sua rattezza, nacque al mondo un sole,
come fa questo talvolta di Gange.
Però chi d’esso loco fa parole,
non dica Ascesi, ché direbbe corto,
ma Orïente, se proprio dir vuole.Dante Alighieri
Paradiso, Canto XI
Assisi è una città bellissima, che affonda le sue origini nel Neolitico. Alcune campagne archeologiche hanno ricostruito perfettamente l’organizzazione territoriale fin dagli albori. Il piccolo villaggio che ha dato origine alla città era occupato da genti umbre della civiltà villanoviana (IX secolo a.C.) che intrattenevano fiorenti commerci con i vicini Etruschi.
Nel 295 a.C. i Romani, con la vittoria nella Battaglia del Sentino, impongono il loro dominio anche nell’Italia Centrale. Assisi diviene municipium romano (una grande onorificenza) nell’89 a.C. grazie all’importante contributo economico e sociale che ebbe per l’Impero.
Nel III secolo d.C. il vescovo Rufino, santo e martire, inizia la conversione di Asisium, diffondendo il cristianesimo.
Con il crollo dell’Impero Romano anche Assisi venne deturpata, saccheggiata e conquistata dai Goti di Totila, nel 545. Dopo pochi anni venne conquistata dai Longobardi (568) e annessa al Ducato di Spoleto nel XII secolo, esattamente come Gubbio.
Nel 1174 Assisi venne conquistata dal Barbarossa, che la lasciò nella mani di un duca, Corrado di Lutzen. Alla popolazione il duca (e il dominio imperiale) non piaceva e tra sommosse e ribellioni riuscì ad imporsi come città comunale, nel 1198, anno in cui la città scaccia definitivamente il duca.
Vi furono molti tentativi imperiali di riannettere il territorio sotto il dominio. Le truppe imperiali provarono in varie riprese a devastare il contado ma la città resistette orgogliosamente alle devastazioni, scacciando persino Federico di Svevia.
Dopo il periodo imperiale Assisi venne governata da una politica alternata da guelfi e ghibellini, di cui conosciamo le pratiche politiche grazie alla Divina Commedia di Dante. Molte famiglie illustri la governarono nel XIII e XIV secolo: i Visconti, i Montefeltro, i Fortebraccio, fino ad arrivare agli Sforza. Solo nel XVI secolo, con la conquista da parte di papa Paolo III, Assisi visse un periodo di pace e tranquillità.
In piena epoca napoleonica fu una delle città ad essere spoliate dalle sue opere d’arte più preziose: questo fa comprendere quanto fosse rilevante come luogo di emanazione culturale.
Ma è nel periodo della seconda guerra mondiale che Assisi si distingue particolarmente.
Assisi e la seconda guerra mondiale
Durante la seconda guerra mondiale, dopo l’8 settembre 1943 e all’occupazione tedesca, Assisi è letteralmente invasa dai profughi, tra i quali oltre 300 ebrei. Il vescovo, Giuseppe Placido Nicolini –aiutato dal segretario, don Aldo Brunacci, e dal guardiano del Convento di San Damiano, padre Rufino Niccacci – trasforma Assisi in uno dei centri principali della resistenza civile italiana all’Olocausto.
Gli ebrei si rifugiano ad Assisi e si travestono da frati e suore. Vengono nascosti nei sotterranei e nelle cantine, mimetizzati tra gli sfollati, provvisti di documenti falsi, e protetti da una vasta rete di solidarietà che si estende anche ad altre zone dell’Umbria.
Tra i rifugiati ci sono donne, bambini, vecchi, ammalati, che necessitano di cure ed assistenza per le necessità quotidiane. Grazie anche alla complicità del colonnello tedesco Valentin Müller, che dichiarerà Assisi una zona franca ospedaliera, nessun ebreo sarà deportato da Assisi. Il vescovo e i suoi aiutanti hanno ricevuto nel dopoguerra l’alta onorificenza di “giusti tra le nazioni” dall’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme.
Da questa incredibile storia è stato tratto anche un film nel 1985: Assisi Underground di Alexander Ramati. Se sei interessato al film, puoi trovare la scheda e la recensione qui.
Nel 2004 viene conferita la Medaglia d’oro al Valor Civile alla città per l’impegno civile dimostrato dall’intera popolazione.
Cosa vedere ad Assisi
Prima parte: mattina
La prima cosa da fare, quando arrivi ad Assisi, è andare a rendere omaggio ad una delle costruzioni più belle e maestose del mondo, creata per glorificare l’operato di San Francesco d’Assisi. LA Basilica è dal 2004 Patrimonio dell’Unesco.
1 Basilica di San Francesco d’Assisi
Di sicuro conosci già la storia di San Francesco, giovane riviluzionario che nasce ad Assisi nel 1182 e muore nel 1226. È uno dei patroni d’Italia, assieme a Santa Caterina da Siena. Se vuoi conoscere di più sulla storia di Francesco, ti consiglio la visione del bellissimo film del 1972 di Zeffirelli, Fratello Sole, Sorella Luna, un tributo al Medioevo italiano. Una delle scene più famose le trovi qui:
Oppure puoi guardare questo bellissimo documentario:
A soli due anni dalla morte, Francesco viene santificato. Il suo successore, Frate Elia, aveva ricevuto in dono un lotto di terreno in una zona chiamata Colle dell’Inferno, luogo di impiccagioni dei malfattori della città, che si affacciava su uno scosceso pendio del Monte Subasio. Su questo luogo Fra Elia scelse di edificare la chiesa che avrebbe reso onore alla figura del suo santo predecessore.
Il 25 maggio 1230 Fra Elia era riuscito a terminare la Basilica Inferiore.
La Basilica Inferiore è un vero capolavoro di architettura.
Entrerai nella chiesa attraversando un elegante portale della seconda metà del Duecento, sormontato da un rosone. È composto da un arco sorretto da due colonne con attico decorato da mosaici (San Francesco benedicente) e da un fregio a due festoni. Il portale gotico venne ultimato prima del 1271.
L’interno è a forma di croce egizia, la croce amata da San Francesco, ora conosciuta anche con il suo nome, a navata unica a cinque campate. La struttura è per lo più gotica, ma ha delle parti che rimandano allo stile romanico.
Nella chiesa inferiore nacque la grande pittura italiana: la navata conserva opere del Maestro di San Francesco; la Cappella di San Martino presenta il ciclo completo delle Storie di San Martino (1312 – 1315) dipinto da Simone Martini; la Cappella della Maddalena fu affrescata invece da Giotto dopo il 1305; il transetto destro conserva un affresco di Cimabue (1280) e otto Storie dell’infanzia di Cristo dipinta da Giotto. Nel transetto sinistro Pietro Lorenzetti dipinse, nei primi anni del XIV secolo Storie della Passione di Cristo e la celebre Madonna dei Tramonti. La crociera sopre l’altare, dipinta dal Maestro delle Vele, rappresenta la Gloria di San Francesco e le Allegorie dell’Obbedienza, Castità e Povertà.
La Basilica Superiore è stata terminata nel 1253 da papa Innocenzo IV. La Basilica è un vero e proprio omaggio al gotico italiano, pensata per essere un luogo di devozione e pellegrinaggio dal papato, che cercava di rinsaldare i rapporti con i francescani, nonostante la piena diffidenza iniziale verso l’ordine.
La facciata è del tipo “a capanna”, con un portale gotico e uno splendido rosone. L’interno è sempre nello stile gotico, a una navata. Le grandi vetrate che illuminano la chiesa sono la più completa testimonianza giunta fino a noi delle vetrate medievali d’Italia.
La chiesa venne pensata subito come un contenitore splendido per una Bibbia dei poveri. L’interno è impreziosito dagli affreschi di Giotto che illustrano la vita del Santo. Il resto della chiesa è decorato dalle opere di Cimabue, Torriti, Cavallini. La navata venne decorata nella parte superiore con le storie più cruciali del Vecchio e Nuovo Testamento, mentre in quella inferiore con ventotto riquadri che illustrano i momenti salienti della vita di San Francesco d’Assisi.
Puoi anche recarti a rendere omaggio a San Francesco, le cui spoglie riposano qui dal 1230. Per altre informazioni, puoi visitare il bellissimo sito della Basilica.
2 Pinacoteca comunale e museo della memoria
Dopo aver visitato la Basilica di San Francesco, ti consiglio di fare una passeggiata di pochi metri lungo via S. Francesco e raggiungere Palazzo Vallemani, stupendo esempio di architettura barocca dalle volte affrescate da pittori umbri e barocchi, ora sede della Pinacoteca Comunale.
La Pinacoteca ospita un buon numero di affreschi di epoca medievale e rinascimentale che provengono da edifici religiosi e civili di Assisi e dintorni. Il pezzo più importante della raccolta è una Maestà, attribuita a Giotto. Purtroppo quando l’ho visitata io la Maestà era stata prestata per una mostra a carattere nazionale, ma tu potresti essere più fortunato!
Al primo piano della Pinacoteca Comunale potrai visitare il Museo della Memoria. Come ti raccontavo prima, ad Assisi tra il 1943 e il 1944 sono stati salvati più di 300 ebrei provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa che cercavano aiuto.
Ti posso assicurare che è una pagina di storia contemporanea da non perdere, una piccola vittoria in mezzo a tanto orrore.
La mostra è stata resa possibile grazie alle testimonianze dirette di chi ha cercato di fare la differenza. Ti consiglio la visione del video descrittivo della mostra, sono sicuro che poi non vorrai più perderla:
Orari e prezzo del biglietto
La Pinacoteca ha differenti orari di apertura durante l’anno:
da novembre a febbraio: 10.30 – 13.00 / 14.00 – 17. 00
Marzo, aprile, maggio, settembre, ottobre: 10.00 – 13.00 / 14.30 – 18.00
Giugno, luglio, agosto: 10.00 – 13.00 / 14.30 – 19.00
Il biglietto costa pochissimo: 3€ a prezzo intero e 2€ a prezzo ridotto.
Io ti consiglio di approfittare della tariffa cumulativa agevolata che ti permetterà di visitare la Pinacoteca, il Foro Romano e la Rocca Maggiore: 8€ intero, 5€ ridotto.
Dove mangiare ad Assisi
Se a questo punto della giornata sarai affamato, ti consiglio un locale veramente carino dove fare una pausa pranzo salubre e soddisfacente: La Piadina Biologica. Il posto è piccolo ma accogliente e non sempre riesci a sederti, ma la loro piadina con la porchetta ripaga di tutte le fatiche!
Altre recensioni le puoi trovare qui.
Se invece sei un amante del pranzo da gustare seduti con prodotti tipici e ottimi vini, ti consiglio il Bibenda. Non è molto economico, ma se vuoi una pausa di qualità, questo è il ristorante che fa per te ad Assisi.
Seconda parte: pomeriggio
3 Foro romano, Tempio di Minerva e Palazzo dei Priori
Dopo esserti rifocillato, ti consiglio di proseguire la tua passeggita verso la Piazza del Comune di Assisi, un esempio stupefacente, per un archeologo come me, di come monumenti appartenenti ad epoche diverse possano amalgamarsi benissimo.
La Piazza del Comune di Assisi racconta la grandezza della città attraverso le manifestazioni delle due epoche di maggior lustro: l’epoca romana e medievale.
Tempio di Minerva
Il Tempio di Minerva sarà la prima cosa che noterai. Fu costruito durante il I secolo a.C. e la facciata è perfettamente conservata, con sei bellissime colonne in puro stile corinzio: una gioia per gli occhi!
In età medievale il Tempio viene trasformato in chiesa cristiana, ma nel 1212 viene ceduta la cella al podestà, che la trasforma in sua residenza privata.
Nel 1539 viene restituito a vocazione religiosa e la cella viene trasformata nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva, ora in stile barocco.
Una curiosità: Goethe la visitò nel suo viaggio in Italia del 1786 e fu il primo monumento integro che vide e di cui rimase entusiasta.
Dopo aver visitato il Tempio di Minerva, la dea della guerra giusta, della lealtà, della saggezza, sei pronto a calarti nei sotterranei della Piazza del Comune.
Foro romano e collezione archeologica
Qui, nel 1836, dopo scavi insolitamente ben fatti per l’epoca, è stato ritrovato integro il Foro Romano della città, sulle cui basi è poi sorto il centro di potere medievale, comunale e rinascimentale. Al sotterraneo si accede da via Portica. Passerai per la cripta romanica dell’ex chiesa di San Nicolò dove è stata allestita un’esposizione di sarcofaghi, capitelli e iscrizioni provenienti da Assisi e dintorni.
I resti del Foro sono bellissimi: il percorso parte dal basamento del tempio di Minerva (la parte sotterranea, ora nascosta dalle successive pavimentazioni alla vista), con le porte di accesso al pronao, una enorme cisterna monumentale, un podio con i seggi per i magistrati e un tempietto tetrastilo dedicato a Castore e Polluce, le divinità gemelle e guerriere che parteciparono alla spedizione degli Argonauti, alla ricerca del Vello d’oro.
Orario di apertura e prezzo dei biglietti
Da novembre a febbraio: 10.30 – 13.00 / 14.00 – 17.00
Marzo, aprile, maggio, settembre, ottobre: 10.00 – 13.00 / 14.30 – 18.00
Giugno, luglio, agosto: 10.00 – 13.00 / 14.30 – 19.00
Biglietti: Intero Euro 4,00 – Ridotto Euro 2,50
Domus romane
Purtroppo io non sono riuscito a visitare le splendide domus romane di Assisi perché prevedono visite solo su prenotazione e per piccoli gruppi, cosa che ho scoperto solo andando a visitare la città: consideralo un avviso! Ma se sei fortunato, potresti recarti ad Assisi nel periodo in cui il comune organizza delle visite gratuite.
Tieni d’occhio questa pagina per conoscere gli eventi culturali aggiornati della città.
Palazzo dei Priori
Una volta terminata la visita del tempio di Minerva, del foro romano e delle domus, presta qualche minuto per gustarti Palazzo dei Priori. Il palazzo sorge proprio di fronte al Tempio di Minerva e rende omaggio all’epoca medievale di Assisi.
L’edificio originale è del 1337, ma fu in gran parte ricostruito al tempo di Sisto IV della Rovere (1471-1484). Era formato da un vasto ambiente sotterraneo, un loggiato a piano terra che ospitava il primo Monte di Pietà, fondato nel 1468 e un piano superiore per la residenza dei Priori.
Anfiteatro romano
L’anfiteatro romano di Assisi è stata una delle sfide più divertenti della giornata. Io e la mia ragazza l’abbiamo cercato tanto, e poi abbiamo capito che ci stavamo camminando proprio dentro.
L’anfiteatro è nel quartiere di Porta Perlici, una delle otto porte della città, ma non è molto distante dal centro.
Purtroppo dell’antica struttura non rimane niente, se non un arco in travertino, della prima metà del I secolo d.C.
Perché visitarlo, mi chiederai? Anche l’anfiteatro, come la Piazza del Comune, è un esempio splendido della stratificazione di una città che passa dall’epoca romana a quella medievale modificando le preesistenze architettoniche a seconda delle necessità. Il monumento ora si conserva nelle porzioni di opera cementizia ancora visibile e nella forma ellittica leggibile tra gli edifici medievali che sono stati ricavati dalla cavea.
4 Basilica di Santa Chiara
Anche la Basilica di Santa Chiara è uno dei monumenti da non perdere ad Assisi, omaggio alla santa vergine che ha dato vita all’ordine delle suore clarisse. Se vuoi approfondire la storia di Santa Chiara, ti consiglio questo sito.
È stata costruita tra il 1257 e il 1265, sul sito della chiesa di San Giorgio, il primo luogo che ha ospitato il corpo di San Francesco. Anche questa chiesa rispecchia lo stile gotico e il modello francescano, con la facciata a capanna, una sola navata e la pianta a forma di croce egizia.
La prima cosa che noterai saranno i tre bellissimi e grandi archi rampanti, costruiti per sostenere il peso della volta.
La Basilica custodisce il Crocefisso che secondo la tradizione parlò a San Francesco, bellissimi affreschi appartenenti alla scuola umbra del Duecento e Trecento.
Nella cripta, costruita solo dopo il 1850, è conservata una statua sarcofago che contiene le ossa di Santa Chiara.
5 La rocca maggiore
Se sei un appassionato di Medioevo non puoi assolutamente perdere la Rocca Maggiore, una fortezza che attualmente ospita all’interno dei suoi saloni, delle ricostruzioni tematiche ispirate alla vita medievale.
La fortezza fu fatta costruire nel 1365 dal cardinale Egidio Albornoz. La tradizione vuole che la vetta del colle fosse occupata dall’antica acropoli della città, devastata più volte prima dai Goti di Totila nel 545 e poi dalle truppe imperiali nel 1174 e 1198.
La fortezza trecentesca venne più volte ampliata con l’aggiunta di bastioni, ma venne del tutto devastata dalla popolazione dopo l’Unità d’Italia. Quello che potrai vedere ora è ciò che è rimasta dopo queste ultime distruzioni.
Orari e prezzo dei biglietti:
Da Novembre a Febbraio: 10.00 – 15.45
Marzo: 10.00 – 17.30
Aprile, Maggio, Settembre, Ottobre: 10.00 – 19.00
Giugno, Luglio, Agosto: 10.00 – 19.30
Il biglietto costa 5.5€ a prezzo intero, 3.5€ ridotto.
Nella Rocca si può entrare solo fino a 45 minuti prima della chiusura, per cui gestisci bene il tuo tempo per non perdertela.
6 Il Museo Diocesano
Uno degli ultimi monumenti da non perdere ad Assisi è il Museo Diocesano, all’interno del Palazzo dei Canonici.
L’aspetto più suggestivo del Museo, collocato nei sotterranei del palazzo, sono i resti di un chiostro romanico e la cripta della Basilica Ugoniana dell’XI secolo, decorata da rarissimi affreschi perfettamente conservati di pieno XI secolo. Sono davvero pochissimi i luoghi in Italia dove poter ammirare manifestazioni dirette dell’arte del Mille dopo Cristo.
Bellissimo anche il sarcofago romano decorato da rappresentazioni del mito di Selene ed Endimione dove era stato sepolto il feretro del santo patrono Rufino.
La collezione prosegue con un gruppo di affreschi e dipinti su tavola del XIII e XIV secolo e opere in pietra originali provenienti direttamente dagli scavi della cattedrale romanica, ora duomo di Assisi, che sorge di fronte al museo.
Orari e prezzo del biglietto:
Dal 16 marzo al 15 ottobre: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00
Festivi, prefestivi e agosto: 10.00 – 18.00
Dal 16 ottobre al 15 marzo: 10.00 – 13.00 / 14.30 – 17.30
Periodo natalizio: 10.00 – 17.30
Il costo del biglietto è 3.5€ intero e 2.5€ ridotto.
Con quest’ultimo luogo di interesse, termino il post su cosa vedere ad Assisi. Se hai solo mezza giornata a disposizione, ti consiglio di scegliere tre dei punti che ho trattato e di concentrarti solo su quelli, perché altrimenti rischi di non farcela con il poco tempo a tua dispozione.
Per qualsiasi altra informazione, ti lascio il link del sito del comune di Assisi, che ha una sezione turistica davvero ben fatta.
Ti lascio anche tre link video.
Il primo è un documentario costruito con immagini storiche dall’Ottocento fino ai giorni nostri. Dura una buona mezz’ora, quindi mettiti comodo e goditi la visione:
Il secondo è un video amatoriale girato durante la visita della città, che ti farà assaporare un assaggio di Assisi:
Il terzo riguarda un pezzo di storia della città: il terribile terremoto che la distrusse il 26 settembre del 1997:
Le immagini sono amatoriali ma servono a farti comprendere quanto è stato fatto per riportare allo splendore originario una delle città più belle d’Italia.
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi arricchire la pagina del blog con la tua esperienza personale, lasciami un commento qui sotto, ne sarò felice!
Buon viaggio e ricordati di rispettare sempre il luogo e i monumenti che visiti. Il loro futuro dipende anche da te!
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