Quali sono le cose da vedere a Minsk? Sapevi che ci sono bellissimi siti Unesco? Minsk, la capitale della Bielorussia, è una delle mete più sottovalutate d’Europa. Il vento però sta iniziando a cambiare. Da febbraio 2017, infatti, i viaggiatori possono entrare in Bielorussia esibendo solo il passaporto, senza quindi il visto turistico, fino a un massimo di 5 giorni. Questo offre a tutti noi, amanti dei viaggi culturali, grandi opportunità per conoscere meglio la storia di un paese ancora poco noto alla maggioranza dei viaggiatori. In questo articolo scoprirai cosa vedere a Minsk e dintorni in tre giorni.
Cosa vedere a Minsk e perché in tre giorni
Intraprendere un viaggio a Minsk sta diventando sempre più facile. Il costo dei voli per Minsk inizia ad abbassarsi e sempre più compagnie low cost si affacciano sulle piste aeree dell’aeroporto bielorusso.
Ho deciso di indicarti cosa visitare a Minsk in tre giorni, perché credo sia una durata sufficiente per riuscire a vedere nel migliore dei modi le bellezze che offre la città e riuscire a esplorare anche alcuni luoghi storici dei dintorni, tra cui due impareggiabili siti Unesco.
Minsk al momento è una delle capitali d’Europa più sottovalutate. A questo hanno contribuito le politiche interne, poco propense all’apertura, e la tragedia di Chernobyl, che in Bielorussia ha colpito moltissime persone.
L’animo della città è freddo e austero, condizionato, parere mio, da un clima molto rigido e dalle tipiche forme architettoniche sovietiche: palazzoni imponenti, squadrati e tutti uguali, grandi piazze per parate e chiese con la tipica cupola a bulbo.
Dietro questa apparenza severa si nasconde una cultura e una storia che noi italiani conosciamo a malapena.
Nei libri di storia ci vengono raccontati eventi italocentrici o al massimo eurocentrici, ma difficilmente sconfiniamo nella storia dei paesi ex URSS, che invece hanno tanto da raccontare.
Storie di resistenze, oppressioni, grida di libertà e duri regimi. Quando ti chiederai cosa vedere a Minsk, pensa a questo: vedrai luoghi che parlano di una Storia mai sentita, che sono certo ti riserverà delle sorprese inaspettate.
Gli inverni a Minsk sono molto rigidi e alcune zone della Bielorussia diventano inaccessibili in questo periodo dell’anno, in particolare l’area di Polack, nella regione di Vicebsk.
La capitale invece è visitabile tutto l’anno, anzi d’inverno ha quel fascino storico sovietico, che solo se sei un vero amante della Storia potrai comprendere fino in fondo.
A Minsk trovi una grande varietà di hotel. Il costo della vita non è elevato e riesci con grande facilità a trovare posti liberi in strutture del centro storico, con un rapporto qualità/prezzo davvero ottimo.
A oggi, 1 EUR vale 2,30 BYN. Questo significa che paghi la metà. Sono certo che riuscirai a trovare ottimi prezzi anche in alberghi di lusso. In questa pagina abbiamo selezionato i migliori in circolazione.
Mappa di Minsk
Cosa visitare a Minsk nel centro storico
Ho un amico che vive in Bielorussia, a Novapolack per la precisione. Mi ha raccontato quali sono le cose più belle e interessanti da vedere in città per conoscere meglio la cultura locale.
Il primo giorno ti consiglio di iniziare dal Belarusian great patriotic war museum, in italiano il Museo della Grande Guerra Patriottica.
Bisogna ricordare che la storia russa ricorda due guerre patriottiche.
La prima fu combattuta contro Napoleone Bonaparte nel 1812, quando invase gli allora territori della Russia, scontrandosi contro un grande nemico: il freddo.
La seconda, più devastante, è chiamata Grande Guerra Patriottica: il conflitto combattuto contro un altro nemico proveniente dal Centro Europa, le truppe naziste.
Il Museo ripercorre le vicende della Grande Guerra Patriottica con tante testimonianze che ci permettono di conoscere aspetti della Seconda Guerra Mondiale meno noti.
Avere una visione più ampia sugli eventi storici aiuta a capire meglio le dinamiche del conflitto mondiale e guardare il rapporto causa-effetto da una prospettiva diversa rispetto a quella più tradizionale che ci è stata raccontata a scuola.
La seconda tappa è la Chiesa dei Santi Simone ed Elena. Nota anche come “Chiesa rossa” per il caratteristico colore rossastro dei mattoni esterni.
La Chiesa si trova davanti alle sedi istituzionali del governo e vicinissima al Museo della Storia cinematografica della Bielorussia e al Museo nazionale di arte di Belarus. Nel cuore della città.
Non molto distante da questi monumenti se ne trova un altro che rappresenta il simbolo della capitale Bielorussia, il Castello Pishchalauski, anche detta la Bastiglia Bielorussia.
Non mi piace attribuire ai monumenti tipici di una città nomi di monumenti presenti in altre città, per giunta lontanissime come storia e cultura. Tuttavia il soprannome “Bastiglia” deriva dal fatto che anche il castello di Minsk era in origine una prigione.
Il Castello costruito dall’architetto Pishchala, da cui deriva il nome dell’intera struttura, fu costruita nell’Ottocento ed è nota al mondo perché vi fu rinchiuso per quattro anni lo scrittore Yakub Kolas.
Il castello non è in ottime condizioni, o perlomeno lo è sono parzialmente. All’interno la struttura è un centro di detenzione preliminare e nel 2008 una parte del castello, quella dove risiedono i prigionieri politici, è crollata.
Non ti sarà concesso di avvicinarti troppo, ma dall’esterno è impressionante vedere una struttura simile nel bel mezzo del centro città. L’architettura ricorda per alcuni aspetti i castelli della Transilvania, come quello di Dracula a Bran, e per altri riprende la tradizione più centro europea, come Castel Thun o i castelli della Baviera.
Un’altra zona della città molto interessante dal punto di vista culturale è la Piazza della vittoria (Victory Square), una piazza ampia e spoglia in stile sovietico con al centro un’alta colonna sormontata dai tradizionali simboli del comunismo: la falce e il martello.
Di sera è molto suggestiva, infatti mi raccontava il mio amico, che vengono accesi dei fuochi controllati (delle sorte di caminetti all’aperto) per aiutare le persone a riscaldarsi, date le temperature bassissime.
Questa zona della città di Minsk è molto riposante, oltre al Museo del Primo Congresso Social Democratico e alla Galleria d’arte contemporanea, trovi diversi giardini pubblici nei quali ti consiglio di passeggiare e rilassarti. In particolare ti consiglio il Gorky Park, dove troverai anche il Planetario di Minsk.
“Cosa vedere a Minsk se amo la natura e voglio rilassarmi?” ti chiederai a un certo punto. Quando si visitano le città a tutti capita di porsi questa domanda. Ora ti spiego cosa vedere a Minsk se ti piace immergerti nel verde urbano.
Dalla Piazza della Vittoria se decidi di dirigerti verso nord, trovi il Museo di arte contemporanea e il Giardino Botanico di Minsk, meraviglioso. Un piccolo-grande polmone verde dove allontanarti dallo smog della città.
Verso sud invece trovi quella che io definisco la zona delle cattedrali.
Svettano alti i campanili di diverse chiese cattoliche e ortodosse: la Cattedrale della Santa vergine Maria (cattedrale barocca del Seicento); la Cattedrale dello Spirito Santo (Cattedrale ortodossa di Minsk, primo edificio di culto della Chiesa ortodossa bielorussa dipendente dal Patriarcato di Mosca); la Chiesa cattolica romana di San Losif; la Chiesa dei Santi Peter e Pavel.
Altra chiesa ortodossa molto caratteristica come architettura è la piccola Chiesa ortodossa di Maria Maddalena, una bomboniera.
Nelle vicinanze molto interessanti sono il Museo di Storia e il Monastero dei monaci basiliani, gli stessi che secoli fa raggiunsero la Puglia e costruirono numerosi monasteri in grotta nelle zone di Matera e dintorni.
Cosa vedere nei dintorni di Minsk
Abbiamo visto cosa vedere a Minsk, ora ti spiego cosa vedere di bello nei dintorni.
Per muoverti nei dintorni di Minsk ti consiglio di utilizzare il treno, il mezzo più veloce ed economico. Il piazzale della Stazione centrale di Minsk è un’opera d’arte. Non ho mai visto una stazione con un ingresso monumentale così bello.
Il Castello di Mir
Dirigiti verso ovest nella Regione di Hrodna. Qui, a confine con la regione di Minsk, troverai il Complesso del castello di Mir, ubicato vicino alla città di Mir nel distretto di Karėličy.
Prima ti parlavo di cosa vedere a Minsk e ho citato il Castello di Pishchalauski. Il Castello di Mir, a differenza di quello di Minsk, è visitabile ed è uno dei siti bielorussi Patrimonio dell’UNESCO.
A mio avviso uno dei monumenti storici più interessanti dell’Est Europa.
I lavori per la costruzione del Castello di Mir sono iniziati nel Quattrocento. Il complesso fu però ultimato dal duca Ilinich nei primi del Cinquecento, quando questi era governatore di Minsk, e terminato definitivamente alla fine del secolo in stile puramente rinascimentale.
Durante l’occupazione di Napoleone venne pesantemente distrutto e successivamente fu abbandonato fino alla fine dell’Ottocento, quando le istituzioni governative decisero di ristrutturarlo e renderlo nuovamente fruibile.
Oggi è un monumento di cui i bielorussi vanno molto fieri, è parte fondamentale della storia locale.
Trovi tutti gli orari, i prezzi dei biglietti e gli eventi nel sito web ufficiale del Castello: http://mirzamak.by/en/
Il Castello di Njasviž
Dopo averti parlato di cosa vedere a Minsk, del suo castello e di quello di Mir, ora ti segnalo un’altra struttura storica degna di nota e di rara bellezza.
29 Km a sud del Castello di Mir, rientrando nel distretto di Minsk, si trova un altro sito Patrimonio Unesco: il Castello di Njasviž.
Un castello residenziale della famiglia Radziwill, costruito nel Cinquecento, come il precedente.
Nei primi anni del Settecento venne depredato dalle truppe di Carlo XII di Svezia, durante i conflitti della Grande Guerra del Nord.
Molti anni dopo la famiglia Radziwill ingaggiò una squadra di architetti italiani e tedeschi per ristrutturare il castello, ormai diventato un rudere.
Le porte, gli elementi architettonici e quello che restava del mobilio del Seicento furono sostituiti con elementi barocchi.
Vennero anche messi in atto rinnovamenti strutturali, che portano all’accorpamento di alcuni corpi di fabbrica del Castello e gli diedero un aspetto elegante, più da palazzo che da roccaforte.
Nel 1939 l’Armata Rossa fece la sua incursione nel Castello. L’invasione fu devastante e la famiglia Radziwiłł venne nuovamente espulsa dalle sue terre. Durante tutto il periodo di occupazione sovietica il Castello fu utilizzato come sanatorio, un ospedale particolare per curare mali a lunga degenza.
Molte aree del castello finirono in stato di abbandono.
Nel 1994 il Castello venne dichiarato bene culturale e aperto al pubblico.
Maggiori informazioni sul Castello di Njasviž puoi trovarle qui: http://niasvizh.by/en/
Cosa mangiare a Minsk
Abbiamo visto cosa vedere a Minsk, ma sappiamo entrambi che è il cibo, spesso, la vera anima dei viaggi. Il cibo unisce e abbatte le barriere. Mangiare cibo tipico vuol dire immergersi nel profondo della cultura locale.
La cucina bielorussa ha come elementi principali le patate, il pane nero, la carne e i funghi freschi.
Le patate tra tutti sono il prodotto cardine dei principali piatti tipici e vengono cucinate in vari modi. Rappresentano per i bielorussi quello che per noi italiani rappresenta la pasta.
Tipiche sono le patate cotte sotto cenere o sul fuoco.
Nei ristoranti ti verranno consigliati come piatti tipici diverse tipologie di zuppe (sup), le più gustose sono quelle col brodo di carne di pollo o di bovino, mista a verdure. Spesso le zuppe sono accompagnate da riso, pane, piselli o patate.
Una zuppa particolare si chiama “Borshch”, o Boršč, e ha una storia curiosa in tema col tipo di viaggio culturale che ti sto proponendo in questo articolo.
È una zuppa originaria dell’Ucraina, che è diffusa in gran parte dei Paesi ex URSS in seguito all’avanzata delle truppe sovietiche.
Una zuppa non a caso di colore rosso acceso, fatta di barbabietola e pomodoro. Una zuppa che ha in sé il sapore della storia, dei caduti e delle vittorie.
Come raggiungere Minsk dall’aeroporto
Non potevo parlarti di cosa vedere a Minsk senza fare un cenno a come raggiungere il centro storico dall’aeroporto.
L’Aeroporto di Minsk (Aeroporto Minsk-2) è conosciuto anche come Aeroporto Nazionale di Minsk (all’interno si trova il Museo dell’aviazione civile).
In questo aeroporto atterrerà il tuo aereo, qui atterrano tutti i voli internazionali, oltre che la compagnia di bandiera Belavia Belarusian Airlines, che gestisce l’intera struttura.
L’aeroporto internazionale di Minsk si trova a circa 40 Km dal centro città. Per raggiungere il tuo albergo ti consiglio di prendere il taxi che ti porterà direttamente a destinazione. Gli euro al momento hanno un cambio favorevole, quindi non spenderai molto.
In alternativa puoi prendere l’autobus, che ti lascerà nel centro città o, come capolinea, alla Stazione centrale degli autobus.
Come raggiungere Polonia e Lituania in treno
Ora sai cosa vedere a Minsk. Ma se volessi uscire dai confini bielorussi, come funziona?
Se da Minsk hai intenzione di raggiungere Varsavia (Polonia) o Vilnius (Lituania), sappi che la linea ferroviaria che passa per Minsk si trova sulla linea Varsavia – Mosca, che collega da ovest a est la Polonia e la Russia. E sulla Liepaja – Romny, che collega da nord a sud l’Ucraina a la Lituania.
Questo vuol dire che raggiungere le Nazioni confinanti partendo da Minsk è molto facile, unico suggerimento: preparati a una percorrenza molto lunga, soprattutto nei mesi invernali.
Come spostarti nella città di Minsk
Pianificare gli spostamenti è sempre importante quando si viaggia. Dato che non tutti conoscono il russo e l’inglese (strano ma vero), oltre a indicarti cosa vedere a Minsk voglio spiegarti come muoverti per stare tranquillo e non andare in ansia.
La città ha un’estesa rete di trasporti pubblici. Sotto la città passa la metropolitana, che al momento ha due linee.
Puoi acquistare i biglietti all’interno delle fermate della Metro, dalle casse automatiche. Non ti preoccupare per la lingua, hai sempre la doppia scelta, russo-inglese.
L’ultima corsa della metropolitana è all’una di notte.
Se preferisci muoverti con gli autobus, la città è munita di più di cento linee di autobus e tredici linee tramviarie. Puoi acquistare i biglietti nei punti informazioni sparsi per la città.
Ora sai con esattezza cosa vedere a Minsk, come muoverti in città e come spostarti per raggiungere i due siti Patrimonio Unesco più belli della Bielorussia. Non mi resta altro da dirti se non augurarti buon viaggio. Che sia un vacanza di scoperta e conoscenza.
Buon viaggio e ricordati di rispettare sempre il luogo e i monumenti che visiti. Il loro futuro dipende anche da te!
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